Molte
persone fanno uso del latte e oggi, che ci sono anche le versioni al alta
digeribilità e quindi consumabili da una più grande fetta di popolazione, la
sua richiesta è diventata sempre più importante. Quindi le mucche, già
sobbarcate di tanto lavoro, non saranno state molto contente quando nel 2008,
Brian Roy ha avuto la brillante idea di scrivere una review sul ruolo di questa
bevanda in relazione all'attività fisica.
Il
primo tipo di attività ad essere analizzato è l’allenamento di resistenza. A
quanto pare, diversi studi che hanno messo a confronto l’effetto di un
bicchiere di latte con uno di latte di soia e una dose di una bevanda
energetica (principalmente a base di carboidrati), hanno dimostrato che nel
gruppo che faceva uso del prodotto di origine animale vi era un incremento
maggiore della massa muscolare. Inoltre, è risultato determinante il cosiddetto
“timing” , ovvero i risultati migliori si ottenevano quando la somministrazione
avveniva entro un’ora dalla fine della seduta di allenamento.
E
vogliamo parlare delle attività di durata? Anche in questo caso Brian ha
riportato i risultati di uno studio nel quale si afferma che quando si utilizza
come prodotto per reintegrare i liquidi persi durante l’allenamento, il latte è
risultato essere il più veloce e in assoluto il più efficace nella
reidratazione del corpo durante il recupero (entro le 4 ore).
Quello
che si evince dal lavoro di Brian è che quando si vuole ricorrere ad un
integratore per recuperare le fatiche dopo il proprio allenamento, quello che
conta davvero, prima ancora della quantità (anzi, la quantità è l’ultimo dei
problemi) è sia la qualità del prodotto sia il tempo che intercorre tra la fine
della seduta e la bevuta. Se vi sentite a terra, lasciate perdere bustine e
pasticche colorate e fatevi una bella bevuta di latte, con buona pace delle
mucche. Keep going
LB
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